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Knox Knox! Apri la porta a un po' di rigore



Di recente ho visto con mia madre e la mia ragazza il documentario Netflix sul delitto di Perugia e l'ho trovato tra le cose più belle di questo genere. Da quanto si vede nel docufilm, mi pare che Amanda Knox sia una persona davvero brillante e intelligente, oltretutto, contrariamente a quanto alcuni dicono, persino una persona molto logica.


Tolto questo, secondo me la vicenda presenta dei daily reminder importanti. Per esempio:


#1 Il metodo. Gran parte delle indagini condotte sulla scena del delitto e nei laboratori dove venivano studiate i reperti non vennero considerate adeguate perché avevano inquinato, di fatto, la qualità delle analisi (per es. la presenza del DNA sul coltello e nella camera, il fatto che vennero analizzati nello stesso laboratorio moltissimi campioni, il fatto che lo stesso pubblico ministero entrò e le forze dell'ordine toccavano in giro e si muovevano tra le stanze senza seguire le procedure e senza usare cuffie per le scarpe o guanti, ecc.). Se il metodo è sbagliato (o si sbaglia nell'applicazione del metodo), il risultato è sbagliato. Un es. più canonico. Le previsioni della teoria tolemaica, per quanto giuste in alcuni casi, non bastano a rendere vera la teoria (versione più sofisticata: la teoria copernicana dei primi tempi non era sufficientemente affinata da essere più predittiva e più adeguata della teoria tolemaica). 


#2 Il pre-giudizio. La straniera che non parla, un po' strana nei modi, difficilmente inquadrabile, la trama da film (la coinquilina amica che organizza riti orgiastici e satanici, ecc.). Prima del giudizio, prima dell'applicazione del metodo e prima di capire come agire, esiste il pregiudizio. Il pregiudizio, di per sé, non è una cosa sbagliata. Ci serve per orientarci, chiamiamolo "fiuto". Ma chiaramente può essere sbagliato. Sembra essere questo il caso, dove al pregiudizio non è seguita nessuna strategia rigorosa di conferma delle proprie idee. Da parte del pubblico ministero, ma anche da parte del pubblico da casa che, ovviamente, non poteva adottare nessuna strategia rigorosa, non avendo le competenze per farlo (e per questo l'errore sta nell'aver pensato che la propria opinione potesse valere come definitiva; e.g. "io lo avevo capito da subito", "bastava guardarla negli occhi"). Un es. sulla stessa linea: il mio pregiudizio sui vaccini basato su alcune idee di fondo (sfiducia verso i Big Pharma, anche detti "lobby farmaceutiche", ma soprattutto patto narrativo nei confronti della storia cinematografica del complotto dei poteri forti; pregiudizio, comunque, che va affinandosi attraverso una applicazione di un metodo sbagliato, poi, ma nasce come tale).


#3 Il giudizio. La vicenda ha ricevuto varie sentenze, alcune in contraddizione tra loro. L'idea alla base credo riguardi o (a) la valutazione/interpretazione della sentenza precedente, che si ritiene essere sbagliata (partendo da una diversa opinione sulle prove, le testimonianze, ecc.); o (b) l'evoluzione del processo a un livello che presenta un insieme di prove diverso da quello dell'ultima sentenza (un nuovo particolare, la prova del DNA, ecc.). Tuttavia, sebbene l'ultima sentenza sembri sancire l'innocenza di Amanda Knox, in realtà l'insieme delle sentenze non sembra suggerire questo, bensì che ci sia un certo bilanciamento tra innocenza e colpevolezza. Inoltre l'ultima sentenza non sembra basarsi principalmente sull'acquisizione di nuove prove (quindi su uno stato dei fatti radicalmente diverso dal precedente), bensì da delle valutazioni sui metodi (di cui al punto #1). Cosa renda le valutazioni che hanno portato all'innocenza più affidabili delle valutazioni che hanno portato alla colpevolezza potrebbe essere tema di dibattitto. Tuttavia quello che salta agli occhi è che il gioco 1 o 0, senza sfumature, comporta un rischio di sbagliare troppo alto (il 50%). Questo prezzo sembra troppo alto da pagare. In ogni caso sembra ovvio sottolineare che non si possa fornire un giudizio di assoluta certezza riguardo ai soggetti in causa (certo, puoi essere sicuro al 100% che Mike che vive a 1000 km di distanza non sia stato il colpevole del furto di ieri nel tuo quartiere, ma raramente ci troviamo a valutare casi del genere in tribunale). Quindi, come è possibile realmente legittimare tale sistema di giudizio? (nota: non sto chiedendo che non esista un tribunale; magari più di uno, o magari elaborando un metodo per decidere più fine-tuned). 


#4 Non essere mai ciò che non puoi essere. Il pubblico ministero ha sfoggiato in più di un'occasione le sue presunte qualità investigative (arrivando a dire che la sua passione arrivava dai gialli con i grandi detective, come Sherlock Holmes). Oltre al fatto che queste doti non c'erano, il vero problema fu credere di averle. Non è un endorsement all'umiltà metodologica (so di non sapere, quindi ci vado piano). Al contrario, è un'apologia della consapevolezza di sé positiva, di ciò che si è e si può essere. Io non posso, per esempio, essere un medico (a meno di non prendermi una seconda laurea che, specializzazione compresa, potrebbe richiedermi un investimento di 9 anni che plausibilmente non potrò sostenere, né economicamente né psicologicamente). Quindi è inutile che parli di metodi di trapianto di midollo o di vaccini (posso semmai condividere delle informazioni fornitemi da fonti o persone di fiducia, sempre tra gli addetti ai lavori). 


In sintesi, ecco la morale:


4. Non pretendere mai di fare più di quanto tu non sia capace di fare. 

3. Assicurati che la posta in gioco, nel caso in cui ti sbagliassi, non sia troppo alta.

2. Non puntare tutto sul pregiudizio (o sul fiuto). Va bene annusare, ma poi scava per il tartufo. 

1. Non scavare con le tasche aperte, in cerca di una moneta, perché potresti farla cadere tu dalla giacca nella buca, convincendoti di aver trovato un tesoro. 



*Un bell'articolo su Amanda Knox oggi: La nuova vita di Amanda Knox - Il Post

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